Le più belle sorprese della NBA 2017/2018: Simmons e Oladipo i migliori giocatori
Iniziata lo scorso 17 ottobre con il match all’ultimo sangue tra Boston e Cleveland, questa prima parte di stagione NBA 2017/2018 sta entrando giorno dopo giorno nel vivo. Alcune squadre sono partite in sordina (come Golden State), altre invece non riescono ancora a trovare la loro nuova quadrata in questa stagione (come Cleveland e San Antonio). Ma ci sono anche piacevoli sorprese in questo inizio di campionato. Orlando, Detroit, Minnesota e Memphis sono le squadre che più hanno colpito. Simmons, Oladipo e Gordon sono invece i giocatori che più hanno mostrato il loro vero valore.
Orlando Magic e Detroit Pistons
Iniziamo dalla squadra allenata da Frank Vogel. Otto le partite finora disputate dai Magic con un record di 6 vittorie e 2 sconfitte. Tra le vittime illustre di questo inizio di stagione ci sono i Cavaliers battuti per 114 a 93 e i San Antonio Spurs con il punteggio di 114 a 87. Entrambe le partite hanno mostrato la crescita della squadra che è riuscita a ottenere un ampio vantaggio con due contendenti al titolo.
Oltre il solito apporto di Vucevic, Orlando ha trovato due protagonisti inattesi come Fournier e Gordon. Il francese, alla sua sesta stagione NBA, sembra essere definitivamente sbocciato e nulla sembra impedirgli di continuare così la stagione. Gordon, invece, ha molti minuti in campo e nessuno si aspettava un apporto così dal punto di vista offensivo (20.7 punti di media). In aggiunta, i Magic possono contare su un ottimo avvio di Jonathon Simmons il quale sembra essere un serio contendente al premio di sesto uomo dell’anno.
A Detroit i tifosi non sono meno entusiasti. Van Gundy, al suo quarto anno da allenatore dei Pistons, sembra essere riuscito a plasmare la squadra come voleva lui. Con l’aggiunta di Bradley, la stagione è iniziata nel migliore dei modi e i campioni NBA del 2004 hanno sconfitto in trasferta sia i Clippers che i Golden State. La sorpresa in questo caso è Tobias Harris che è diventato il perno offensivo della squadra.
Minnesota Timberwolves e Memphis Grizzlies
Se ad Est impressionano Magic e Pistons, a Ovest a suscitare maggiore attenzione sono i TWolves e i Grizzlies. Dopo la sconfitta iniziale contro gli Spurs, Minnesota si è subito rialzata con il talento offensivo di Towns e Wiggins. Le due giovani superstar, infatti, hanno aiutato le prime difficoltà incontrate da Butler e hanno portato la loro squadra a due vittorie consecutive contro i Thunder del trio Westbrook-George-Anthony.
Thibodeau sta lavorando nel formare una squadra compatta e preparata per i momenti importanti della partita e il suo lavoro è appena iniziato. Sono partiti fortissimi anche i Grizzlies. Mike Conley e compagni hanno iniziato la stagione con un secco 3-0, di cui 2 vittorie contro gli Warriors e i Rockets. Nonostante Memphis abbia lo stesso organico da tempo, riesce sempre a impensierire gli avversari. Il giocatore in più per la squadra di coach Fizdale è sicuramente un ritrovato Tyreke Evans.
I giocatori che non ti aspetti
Tra tutti gli atleti del campionato americano, quello che ha colpito maggiormente l’attenzione dei media è sicuramente Ben Simmons. L’ala dei Philadelphia 76ers ha iniziato la stagione in modo straordinario. Nessun Rookie prima d’ora aveva cominciato così la sua carriera in NBA. L’australiano attualmente ha 18.5 punti, 9.6 rimbalzi e 7.9 assist di media ed è diventato il regista e il perno della sua squadra. Benny ha dimostrato una grande leadership e tanta esperienza nonostante la sua giovane età. Riuscirà a portare i Sixers ai playoff?
L’altro giocatore che ha colpito tutti è Victor Oladipo. Bistratto ad Orlando e a Oklahoma, Oladipo è diventato ben presto il primo terminale offensivo dei Pacers e ha fatto dimenticare in fretta Paul George. 23.8 i punti di media per la giovane guardia americana che ha anche già deciso una partita allo scadere. Con Chris Paul fuori dai giochi per almeno un mese, Eric Gordon ha dimostrato (dopo aver vinto il premio di sesto uomo dell’anno lo scorso anno) che anche in quintetto può produrre molti punti. Assieme ad Harden, infatti, sta aiutando i Rockets a non sentire l’assenza di CP3.
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