#tuttipossonosbagliare: la storia di Andrea, di un errore e di 8mila euro

Tutti possono sbagliare. Quando si parla poi di come funziona il giornalismo oggi, con un sovraccarico informativo sempre più frenetico e con la velocità con cui si fanno uscire le notizie, l’affermazione risulta ancora più veritiera.

IL CASO. Andrea Signorelli, giornalista freelance di 30 anni e collaboratore di Blogo.it , ha fatto un errore. In un articolo sul finanziamento pubblico ai partiti ha scritto che Francesco Nitto Palma, ex Ministro della Giustizia berlusconiano, era coinvolto in un processo. Invece non era lui.

Normalmente in queste situazioni prima si rettifica il pezzo e poi, se la persona in questione si ritiene particolarmente lesa, si procede alla classica (e troppo spesso intimidatoria) querela per diffamazione. Palma ha preferito procedere direttamente con la seconda ipotesi (prevista dalla legislazione, sia chiaro). Da sottolineare come Andrea (l’autore dell’articolo), subito dopo la querela aveva provveduto a correggere il pezzo, scusandosi e motivando l’errore. Non c’è stato verso. Per non andare a processo, il giovane cronista di Blogo ha dovuto pagare 8mila euro. Una cifra insostenibile per un freelance.

LA CAMPAGNA CROWDFUNDING. Per venire in suo soccorso Alberto Puliafito, direttore di Blogo, e l’intera redazione hanno lanciato la campagna di crowdfunding #tuttipossonosbagliare , per aiutarlo a sostenere questa spesa. Blogo.it srl (società editrice del giornale) si è incaricata – nonostante non fosse il suo dovere – di coprire il 40% della cifra chiesta da Nitto Palma. La parte restante sarà determinata dalla campagna online.

L’OBIETTIVO. L’obiettivo della campagna, come viene riportato sul sito di Blogo, non è solo supportare Andrea ma: «Sensibilizzare sul tema della libertà di stampa e della possibilità di commettere un errore senza dolo e senza per questo essere condannato a una spesa che supera le tue capacità economiche. Perché se il sistema funziona così, allora va a finire che un giornalista, domani, potrebbe pensare di non rischiare parlando di argomenti anche vagamente spinosi».

COME PARTECIPARE. Si può cliccare qui e sostenere l’iniziativa con una donazione, anche minima. Basta poco perché, soprattutto per chi fa questo mestiere, parliamo di una situazione non troppo lontana da noi, qualcosa che potrebbe capitare a tutti. E’ l’eterna lotta di Davide contro Golia. Sta a noi lanciare il sasso contro la fronte del gigante. Se non altro per ribadire con forza, ancora una volta, che #tuttipossonosbagliare.

Matteo Marini

Giornalista pubblicista, fondatore e direttore di Wild Italy. Ha collaborato con varie testate nazionali e locali, tra cui Il Fatto Quotidiano e La Notizia Giornale, ed è blogger per l’Huffington Post Italia. Nel 2011 ha vinto il Primo Premio Nazionale Emanuela Loi (agente della scorta di Paolo Borsellino, morta in Via d’Amelio) come “giovane non omologato al pensiero unico”. Studioso di Comunicazione Politica, ha lavorato in campagne elettorali, sia in veste di candidato che di consulente e dirige, da fine 2016, Res Politics - Agenzia di comunicazione politica integrata . DIRETTORE DI WILD ITALY.

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