Una vita da gatto, l’anima felina di Kevin Spacey

Kevin Spacey, Jennifer Garner, Robbie Amell, Cheryl Hines e Mark Consuelos sono i protagonisti di Una Vita da gatto, esilarante commedia diretta da Barry Sonnenfeld (La famiglia Addams, Men in Black)e distribuita da Lucky Red nelle sale dal 7 dicembre 2017.

Sinossi.

Tom Brand è un uomo d’affari, egocentrico e megalomane. La sua brama di potere lo allontana sempre più dai suoi affetti finendo quasi per fargli dimenticare il compleannoUna vita da gatto della figlia. In realtà, ama nel profondo Rebecca, ma la sta progressivamente perdendo di vista, concentrato com’è sul desiderio di realizzare – a qualsiasi costo – i suoi ambiziosi progetti. In particolar modo, è alle prese con un importante traguardo: costruire il grattacielo più alto della città, sbaragliando così la concorrenza. Ma non sa che all’interno del suo team c’è qualcuno che trama alle sue spalle e che potrebbe seriamente compromettere tutto il lavoro intrapreso.

A risentire di più della sua assenza è, come detto, la piccola Rebecca, la quale spera sempre che da un momento all’altro il padre possa tornare a giocare con lei, come quando da bambina ballavano insieme. Un piccolo passo per cercare di ricucire il loro rapporto porta Tom in un negozio di animali, determinato a regalarle per il compleanno ciò che desidera di più al mondo (benché lui sia sostanzialmente contrario): un gatto.

Sulla strada verso casa, però, rimane coinvolto in un incidente e quando riprende conoscenza scopre di essere intrappolato nel corpo del felino appena acquistato. Inizialmente, tenterà in tutti i modi di entrare in contatto con la famiglia sperando di riuscire così a riappropriarsi del suo corpo in coma. Presto, però, si renderà conto che non è quella la strada da seguire e inizierà a vedere la situazione secondo un’altra prospettiva, cogliendo quell’occasione per riscoprire il suo ruolo di marito e padre.

Il regista.

Il mio cinema è così: fantasia e divertimento, ma anche un pizzico di realtà”, dichiara Barry Sonnenfeld, regista di successi come Get Shorty e Wild Wild West. “Una vita da gatto è un film divertente che racconta una situazione fantastica ma al tempo stesso radicata nella realtà”.

Una vita da gattoSembra, infatti, di trovarsi di fronte alla favola dei nostri tempi: bambini spesso trascurati da genitori troppo impegnati e presuntuosi, ignari di quanto la loro assenza possa incidere sulla vita dei figli. Questa volta, però, Tom ha l’opportunità di ascoltare tutto quello che dicono i suoi familiari e, di conseguenza, la possibilità di capire e rimediare ai suoi errori.

Il protagonista.

L’attore Kevin Spacey, già due volte vincitore del premio Oscar con I soliti sospetti e American Beauty, in Una vita da gatto proclama la sua evidente versatilità, abituato com’è a interpretare ruoli oscuri e tormentati. In questa pellicola, di spessore totalmente diverso, riesce a conciliare la complessità di un duplice ruolo con la necessità di mantenere alta l’attenzione, divertendo lo spettatore con le numerose gag di cui è protagonista, anche nei panni di un gatto, Mister Pelosone.

Il risultato è una commedia leggera ma anche molto allegra, divertente e scanzonata, che mette di buon umore e alleggerisce la giornata. Un po’ di magia, dunque, ma anche molte risate, per un film fatto apposta per i bambini, ma adatto anche a un pubblico adulto.

 

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Stefania Scianni

Non so bene se sia nata prima la passione per il cinema o prima quella per la scrittura. Forse sono cresciute insieme e con loro io, motivata a fare dell’arte, se non un lavoro, una degna compagna di vita. Quando ho scelto di iscrivermi a Scienze della Comunicazione avevo il sogno di diventare un’acclamata copywriter, Quando nel 2009 mi sono laureata, ho presto capito che non l’avrei mai realizzato, ma in compenso la mia versatilità mi ha aiutato a svolgere diversi lavori legati al mondo della comunicazione e del web, purtroppo tutti precari. Ancora sto cercando la mia strada, quella ufficiale, perché quella ufficiosa è e sempre sarà scrivere, soprattutto di cinema. Ho cominciato quasi per caso nel 2012 scrivendo recensioni cinematografiche per la testata online Cinemonitor e proseguo oggi con WildItaly.net. E chissà che un domani non riesca ad esaudire almeno uno dei sogni che avevo da bambina: scrivere un libro.

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