Under 21: l’Italia agli Europei con dei “diamanti grezzi”

Con il pareggio a reti bianche in Lituania, l’Italia Under 21 ha strappato il biglietto per l’Europeo di categoria in Polonia che si terrà nell’estate 2017. Gli azzurrini ha dominato il proprio girone di qualificazione tenendo dietro di sè la temibilissima Serbia e agguantando il primo posto senza dover passare dagli insidiosi spareggi.

Perché, checché se ne dica, la nostra nazionale Under 21 ha under 21messo in bacheca ben 5 titoli europei, più di ogni altra
nazionale del Vecchio Continente, e dal 2000 ad oggi, ha fallito una sola partecipazione ad un Europeo di categoria.

I ’94 E I LORO FRATELLI.

Per raggiungere l’obiettivo, mister Luigi Di Biagio ha potuto contare su una rosa di  qualità e una necessaria esperienza ad alti livelli. Contrariamente alle selezioni precedenti, quella attuale può disporre di numerosi calciatori già protagonisti nella nostra massima serie.

Da capitan Benassi a Cataldi, passando per Grassi, Conti, Ricci, Verre e Murru, quasi tutti calcano i campi italiani da titolari nelle rispettive squadre di club. L’annata ‘1994 ha fruttato al calcio italiano numerosi talenti, sulla scia della quale stanno nascendo nuovi giovani calciatori da regalare alla nostra nazionale.

MA IL NOSTRO NON E’ UN CAMPIONATO PER VECCHI? 

La Serie A non è un campionato per giovani; è il secondo torneo più vecchio d’Europa (27,1 anni), ed è distante anni luce dagli altri maggiori campionati europei. Eppure i risultati dell’Under vanno in direzione diametralmente opposta rispetto a quanto evidenziato da questo studio.

Evidentemente in Italia non c’è il coraggio di mandare i giovani allo sbaraglio, si vuole essere certi del talento che si ha tra le mani, e lavorarlo adeguatamente prima di lanciarlo nel calcio che conta. Negli altri campionati è sufficiente il talento per emergere, da noi no, non basta. Tattica e intelligenza calcistica spesso sopravanzano le qualità tecniche, e per imparare ci vuole tempo e pazienza, all’ombra di giocatori più esperti o con esperienze in campionati minori.

Molto probabilmente questo è uno dei motivi per cui la nostra Under 21 riesce a far bene, e le statistiche lo dimostrano: la produzione offensiva non è il punto forte dell’Italia (ben 10 gol meno della Serbia), ma tatticamente è sempre stata una squadra molto preparata, con una fase difensiva spesso impenetrabile (miglior difesa delle qualificazioni, al pari di under 21Danimarca e Inghilterra).

CHI E’ GIA’ PRONTO PER I “GRANDI”.

E’ stato lo stesso Luigi Di Biagio ad aprire una felice parentesi sull’argomento dopo la partita con la Lituania. “Il risultato più eclatante è che molti nostri giovani stanno giocando nella nazionale maggiore”. Già, proprio così; quest’Italia si è privata in queste qualificazioni di elementi fondamentali, ormai nel giro della squadra di Giampiero Ventura.

I vari Donnarumma (1999), Bernardeschi, Romagnoli e Rugani saranno la colonna portante della Nazionale che verrà, facendo prospettare agli Azzurri un futuro roseo; senza dimenticarci di Domenico Berardi, che tra bizze comportamentali e problemi fisici, ha potuto rispondere alle convocazioni di Di Biagio solo in 4 occasioni.

Sicuramente i sopracitati faranno parte della spedizione in Polonia dell’anno prossimo, alzando notevolmente il tasso tecnico e di esperienza della squadra.

ROAD TO POLONIA 2017.

Per i sorteggi dei due gironcini di Euro 2017 bisognerà aspettare le ultime settimane del 2016, con una certezza: l’Italia figurerà ancora una volta tra le formazioni favorite. La motivazione di provare a portare nel Bel Paese il 6° titolo europeo di categoria è molto forte, con la speranza che mister Ventura dia un’occhiata a questi ragazzi e che possa regalare ad alcuni di loro il sogno dei Mondiali russi del 2018.

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Lorenzo Piersanti

Diplomato al liceo scientifico statale Louis Pasteur, studia Scienze della Comunicazione presso l'Università di Roma Tre. Amante dello sport in generale, in particolar modo del calcio e del tennis. COLLABORATORE SEZIONE SPORT

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