“Urtisti e ricordari a Roma”, la mostra per ripercorrere la storia degli ambulanti della Capitale

Quando Roma incontra il suo passato, le sue antiche tradizioni, i suoi mestieri millenari, la popolazione resta ferma a guardare, incredula e sorpresa dalla tanta strada che i nostri avi hanno percorso. Ciò che eravamo e ciò che siamo ora.

Forse è questo l’obiettivo che si prepone la mostra “Urtisti e ricordari a Roma. Passato e presente di uno storico mestiere”, ospitata al Museo di Roma in Trastevere solo fino a lunedì 8 dicembre.

Gli urtisti, per chi non lo sapesse, sono quelli ebrei dell’antico ghetto ebraico che, all’inizio del Novecento, vennero autorizzati a vendere oggetti religiosi e ricordi (proprio per questo ne deriva il nome “ricordari”, tutt’ora usato). Un antico mestiere che si perpetua nel tempo, modificandosi sempre di più, ma rimanendo di base quello. Ambulanti ebrei che rappresentano un pezzo di storia di Roma. Loro che sono passati dalla bolla papale alla delibera di Marino e che a distanza di 150 anni rischiano ancora di sparire, con il disappunto di cittadini e perfino turisti.

La manifestazione è promossa dal Dipartimento dei Beni Culturali e dal Centro di Cultura ebraica. Per ripercorrere questo “stratificarsi di storie” di Roma, definito così da Pacifici, è stata adottata un’esposizione di pannelli composti da foto d’epoca e tanti montaggi video e audio per ascoltare e tramandare le testimonianze di tutte le persone che hanno caratterizzato questo lavoro nel passato e nel presente.

Per tuffarvi appieno nella vita degli ebrei di 150 anni fa, consiglio a tutti voi di andare a vedere questa bellissima mostra, organizzata anche – e soprattutto – per ricostruire un passato e delle origini comuni, più di quello che pensiamo.

Miriam Spizzichino

Studia Scienze della comunicazione presso l’Università di Roma Tre. Nota blogger esperta di moda, gestisce da tempo due blog personali, Pensieri Senza Confini e Rebel Fashion Blog. Scrive su diversi giornali, quali Shalom, Lusso Style e Fanpage. Nel dicembre 2013 è uscito il suo primo libro: Le malattie del nostro mondo. COLLABORATRICE SEZIONE CULTURA.

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